Carissimi amici, 

riprendo con piacere le comunicazioni che in questo periodo così difficile ho avuto l’opportunità di sostenere nella quotidianità con tanti di voi. 

Debbo confessarvi che, nelle scorse settimane, sono stato un po' in difficoltà io stesso, per le mie precarie condizioni di salute. Situazione che mi ha rallentato, ma non mi ha impedito di rimanere a disposizione delle persone e attento a quanto stava accadendo. 

Ho tristemente constatato che gli sconvolgenti effetti di questa pandemia non hanno indotto alcuni, almeno in questa fase, ad astenersi da affermazioni che esprimevano atteggiamenti quanto meno inopportuni. 

Dopo aver sentito e condiviso, nella giornata di venerdì, idee, necessità, prospettive con i colleghi del Consiglio Federale, ho guadagnato ulteriori e importanti energie che vorrei, in questa fase, condividere con tutti voi. 

Vorremmo rassicurare tutti i nostri praticanti, appassionati, Atleti, Dirigenti, Tecnici, Ufficiali di Gara, Genitori: siamo insieme a voi ad affrontare questa epocale sfida. Siamo sullo stesso fronte a combattere con impegno, disciplina, rigore e serietà, stando a casa, curando noi stessi e i nostri cari, pensando a un futuro prossimo, ma anche di più ampia prospettiva

Al centro di ogni decisione che il Consiglio Federale andrà a prendere nei prossimi giorni sono collocate le persone, il loro benessere, la loro sicurezza e la loro possibilità di accedere ancora e meglio di prima alla pratica dello Sport tanto amato. 

Questo impegno accompagnerà gli interventi che il nostro Governo sta cercando di porre in essere attraverso i primi provvedimenti di sostegno al mondo dello sport e che saranno resi disponibili per mezzo della Società Sport e Salute e la collaborazione di CONI e CIP. 

A tal proposito, vogliamo rassicurarvi sul fatto che sono in corso delle approfondite analisi del bilancio federale (come ogni organizzazione seria e che gestisce quasi esclusivamente risorse pubbliche è tenuta a fare) al fine di poter individuare in modo specifico e non approssimativo, e con il supporto degli strumenti giuridici e amministrativi a nostra disposizione, le risorse atte a garantire un adeguato piano di sostegno economico a favore di tutte le Associazioni e Società Sportive, grandi o piccole che siano, che, come siamo tutti consapevoli, stanno vivendo, al pari di molte altre realtà associative, imprenditoriali e singoli cittadini di questo Paese, momenti di estrema difficoltà, che minano alla base la possibilità stessa di ritorno alla normalità dopo la fine dell’epidemia. 

Il traguardo deve essere chiaro: ritornare a praticare riducendo al minimo i costi della partecipazione e avendo delle risorse da investire per “ri-costruire” il nostro tessuto umano, organizzativo e collaborativo. 

I nostri sodalizi debbono, ancora più che nell’immediato passato, essere il cuore della pratica del tennistavolo (in tutte le sue accezioni): qualunque attività si svolga, quotidianamente, nei nostri 650 impianti ha un inestimabile valore per la salvaguardia della salute e la crescita delle persone. 

Stiamo quindi progettando alcuni significativi interventi che possiamo così sintetizzare: 

forme di sostegno economico alle Associazioni e Società Sportive per il periodo dell’emergenza, a integrazione dei provvedimenti Governativi. 

Incentivazioni per le Associazioni e Società Sportive che abbiano realizzato le attività in ambiente scolastico (Racchette in Classe), anche se abbiano avuto difficoltà nel completare le iniziative. 

Incentivazioni per le Associazioni e Società Sportive che aderiscano al processo di accreditamento delle Scuole Tennistavolo, le cui adesioni sono già numerose. 

Significativa riduzione dei costi dell’affiliazione alla FITeT, dell’iscrizione ai Campionati a Squadre e del tesseramento per la prossima stagione. 

Eventuale parziale restituzione dei suddetti costi riferiti all’attuale stagione agonistica. 

Incentivazioni ulteriori per far “ripartire” le attività all’interno degli Impianti Sportivi. 

Lo abbiamo anticipato nell’oggetto della mail: prendiamo spunto da quanto fu enunciato, in un'altra difficile congiuntura, durante un discorso all’Università di Harvard dal Segretario di Stato statunitense George Marshall, il 5 giugno 1947. Dovrà essere un vero e proprio piano “Marshall” che permetta di rilanciare in ogni sua dimensione la pratica del tennistavolo e la pratica fisica, quali indispensabili aspetti della nostra vita. 

Questa crisi deve essere l’occasione per aiutare tutti noi a immaginare nuovi scenari, prospettive più ampie e opportunità ulteriori. In questa visione le Associazioni e le Società Sportive sono uno dei motori, sicuramente il principale, del nostro Movimento Sportivo. 

Il Consiglio Federale dovrà lavorare quotidianamente per aiutare, con lo straordinario impegno di tutti i suoi collaboratori, a individuare e trasmettere “l’energia” necessaria a far funzionare, vivere e muovere, proprio tutti. 

Riteniamo di dover coinvolgere in questa comunicazione anche i Comitati Regionali, che affiancano il Consiglio Federale in questo momento di particolare difficoltà, prestando la giusta attenzione alle esigenze delle Associazioni del proprio territorio, non dimenticando mai di essere Organi di una Unica Istituzione, chiamati ad agire assumendo iniziative che sempre debbono essere condivise e assunte in base alla correttezza, anche formale, delle procedure. 

Infine, vorremmo rassicurarvi riguardo l’attività agonistica, aspetto di particolare rilevanza che sta a cuore a ciascuno di noi. 

È già in atto un assiduo e proficuo lavoro di valutazione che, come potete immaginare, si basa su poche certezze e su molte ipotesi di ritorno alla normalità. 

Entro breve (la prossima riunione del Consiglio Federale si svolgerà entro questo mese) potremo indicare, avendo a disposizione un quadro, ci auguriamo, più dettagliato dell’evoluzione epidemiologica, in quale modo e se sarà possibile, rispettando e, eventualmente, integrando le norme attuali, nell’interesse di tutti, definire l’attuale stagione sportiva e avviare la successiva. 

Tuttavia, pensiamo che in ciascuno di noi, giorno dopo giorno, si stia sempre più rafforzando la consapevolezza che, anche dopo il periodo di forzata inattività, in attesa della ri-apertura degli impianti (che per la maggior parte sono scolastici e quindi pubblici), la ripresa non sarà così prossima come speravamo all’inizio di questa crisi. 

In attesa di poterci sentire di persona, proseguendo le fattive comunicazioni intercorse in questi giorni, salutiamo tutti con un fraterno abbraccio. 

 
Sperando di aver fatto cosa gradita, distintamente vi saluto